In ricordo del Partigiano Alfonsino Saccenti

Il giorno 17 agosto 2011, è deceduto il Partigiano Alfonsino Saccenti (classe 1924).
Ha prestato servizio militare in fanteria a Cervignano del Friuli (Udine).
Richiamato alle armi dalla Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.) fugge.
Rientrato a casa, nel febbraio 1944, viene fermato ed avviato alla deportazione in Germania, ma riesce a fuggire.
Rientrato a casa viene ancora prelevato e mandato a Pescara, a lavorare per gli occupanti tedeschi.
Ai primi di maggio fugge. Nei giorni successivi, indirizzato dal fratello Cleto (''Barba'', classe 1920, Partigiano, battaglione Tolomelli della II° Brigata Paolo-Garibaldi), inizia a svolgere attività Partigiana.
Entra nella II° Brigata Paolo-Garibaldi e diventa partigiano.
Consapevole, che azzerando la memoria i diritti perdono consistenza e viceversa un popolo senza diritti, assuefatti a logiche antidemocratiche è condannato a vivere in un presente privo di dimensione storica e non sà che farsene della memoria; Alfonsino lotta contro nazisti e fascisti affinchè si affermi un nuovo cittadino, cosciente dei propri diritti.
Il 21 aprile del 1945, la zona tra Rubizzano e Gavaseto diventa sede di furiosi combattimenti, contro i tedeschi in ritirata.
In quegli scontri perdono la vita diversi Partigiani.
In questa area, nel territorio di San Pietro in Casale, in frazione Rubizzano sorge il Casone del Partigiano, punto di raccolta dei Partigiani della II° Brigata Paolo e della IV° Brigata Venturoli.
Nel dopoguerra, a seguito di lavori di bonifica e prosciugamento della valle, il Casone del Partigiano è stato ricostruito, quale testimonianza degli ideali democratici della nuova Italia.
L'ANPI e le Amministrazioni Comunali, quella di San Pietro in Casale in particolare, si sono impegnate a mantenerlo in vita ed a rilanciarne quei valori, organizzando iniziative che hanno fatto conoscere quei luoghi a cittadini e scolaresche.
L'obiettivo del recupero voleva è vuole essere un luogo di aggregazione, socializzazione e di studio della storia, il ''PARCO DELLA MEMORIA''.
Partire dagli eventi che sono accaduti, dalla storia del nostro paese e proporsi di trasmettere ai cittadini ed ai giovani in particolare, i valori che la nostra Costituzione considera inalienabili e su cui è fondata la democrazia.
Il contesto storico e sociale che, in Europa e in Italia, all'interno del fenomeno della globalizzazione liberista, registra la crescita di fondamentalismi e razzismi; questo ci obbliga a ricostruire i percorsi della  memoria storica e della etica civile.
L'Antifascismo non è una retorica nostalgica ma un movimento costituente; sul piano simbolico e non solo, i nemici della democrazia Antifascista cercano una rivincita proponendo, attraverso spostamenti e accorpamenti, l'attenuazione di una serie di momenti rituali intesi a ribadire il nostro essere Antifascisti (25 aprile), Repubblica democratica fondata sul Lavoro (1 maggio) e proclamazione della Repubblica Parlamentare (2 giugno).
Alfonsino Saccenti è stato l'animatore principale nella divulgazione delle testimonianze, sempre disponibile per ricordare alle nuove generazioni gli ideali di PACE, LIBERTA' UGUAGLIANZA E GIUSTIZIA SOCIALE.

Ognuno di noi dia forza e tenga sempre vivi gli insegnamenti di Alfonsino.

23 Agosto 2011
ANPI CASTEL MAGGIORE