La nostra Costituzione? … uno spettacolo!

Mercoledì 9 dicembre 2015 al Teatro Biagi D’Antona , si è svolta la premiazione del  Concorso Nazionale “A scuola di Costituzione”.

Vogliamo condividere con Voi questo bel momento, dove sono state premiate  le classi 5 A “Filippo Bassi” e 5 C “Piero Bertolini” del Circolo Didattico di Castel Maggiore, che con il lavoro

  “La nostra Costituzione? … uno spettacolo!"

si sono classificate prime a livello nazionale nel concorso “A scuola di Costituzione 2014/2015”.
Questo progetto è stato guidato dalle insegnanti referenti Marisita Di Iacovo e Claudia Piccinno.

Vi ricordiamo anche il bellissimo spettacolo teatrale dal titolo La Resistenza Spiegata dai Bambini, dove gli alunni si sono trasformati in attori.
Lo spettacolo, che aveva visto anche la collaborazione della nostra sezione ANPI, era stato presentato sabato 11 aprile 2015 presso il Centro Sociale Pertini. (clicca Quì... per vedere le foto dello spettacolo).

Siamo sicuri che questi magnifici Ragazzi  con il loro impegno porteranno alti i valori della Democrazia e della Costituzione.

Di seguito le foto della premiazione.....














71° anniversario della battaglia di Porta Lame

sabato 7 novembre 2015


Di seguito il volantino con il programma completo 


 

71° anniversario degli eccidi nazifascisti  Ottobre 2015

Vi aspettiamo  mercoledì 14 OTTOBRE 2015 ore 21,00 alla Casa del Volontariato, Via Berlinguer 19 Castel Maggiore, per la proiezione del documentario:

“OPERAZIONE RADIUM” 

regia di  Alessandro Cavazza

con voce narrante di Loriano Macchiavelli

Al termine della proiezione, dibattito con l'autore e Roberta Mira (Università di Bologna).

 

 

 

71° anniversario degli eccidi nazifascisti

 Ottobre 2015

 

Di seguito il programma di tutte le iniziative

 


2° Festa della Direzione Didattica di Castel Maggiore 
“Vita all’aria aperta”
domenica 11 ottobre 2015 

Parco delle Staffette Partigiane 
dalle ore 10:30 alle  18,00


Vi vogliamo segnalare questa iniziativa, a cui parteciperà  anche la nostra sezione ANPI di Castel Maggiore se vuoi saperne di più, guarda il programma completo  qui sotto.............









Oggi 29 settembre 2015
 abbiamo salutato una vera e tenace combattente della Libertà
 la Partigiana Lina Magri (Carla)


Lina Magri, «Carla», da Giovanni e Luigia Bastelli; nata l’11 maggio 1924 a Castel Maggiore; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Operaia al Pastificio Pardini, di Corticella (BO).
Avviata alla lotta contro i nazifascisti dal fratello Elio, nel novembre 1943 partecipò all'organizzazione della commissione di fabbrica all'interno del pastificio, nonché alla formazione di un gruppo di GDD.
Nel gennaio 1944 partecipò al primo sciopero proclamato nello stabilimento e, nell'aprile successivo, concorse all'attuazione della sospensione del lavoro e della manifestazione indetta per costringere la direzione aziendale a riparare la sirena d'allarme della fabbrica. Nell'agosto lasciò il lavoro ed assunse la funzione di staffetta nella 2a brigata Paolo Garibaldi.
Riconosciuta Partigiana con il grado di tenente dall’1 novebre 1943 alla Liberazione. [AR] Testimonianza in RB3.

Serata ANPI per la difesa della Costituzione

 ne parlano :


Otello Ciavatti ANPI provinciale
Marilena Fabbri deputata PD
Piergiovanni Alleva L'Altra Emilia Romagna


moderatore : Flavio Capelli ANPI Castel Maggiore




 Vi aspettiamo Sabato 11 luglio 2015 ore 20,45 
al Parco Staffette Partigiane
allo spazio Libreria della Festa dell'Unità di Castel Maggiore

 via Lirone.



Dedicato a tutte le Partigiane e Staffette

LANPI di Castel Maggiore vuole accompagnarvi nelle vacanze, con un bella poesia della brava Claudia Piccinno, dalla cui penna sono scaturite queste intense parole, dando un forte messaggio a tutte le donne che lottano per mantenere e applicare i diritti sanciti dalla Costituzione.


La Nerina e le altre (introduzione dell'autrice):

Lo ammetto, prima di trasferirmi in Emilia ad insegnare, avevo grosse lacune nella mia formazione storica contemporanea, e soprattutto mi era sconosciuto il ruolo delle donne nella Resistenza.
Negli ultimi anni alcuni incontri casuali con anziani al centro sociale Sandro Pertini di Castel Maggiore, mi hanno spinto ad approfondire e a documentarmi in merito alla storia locale.
Nerina è un nome di fantasia, ma potrebbe anche essere stato un nome di battaglia, perché molte di loro furono coinvolte anche militarmente nella Resistenza.
Ma il ruolo delle donne, specie qui in Emilia, fu ben più importante. A loro si deve la ripresa della vita sociale e civile, la loro comparsa sulla scena politica è un preludio alla modernità verso cui si indirizza la società italiana del secondo dopoguerra. La loro partecipazione come cittadine costituì il trait d’union tra emancipazione e lotta politica di massa.
Prova ne sono le loro biografie, l’antifascismo maturato in seno alle famiglie, le loro manifestazioni  nelle piazze contro la fame, il freddo e il terrore, il loro spirito di aggregazione nelle fabbriche, nelle cooperative e nei sindacati.
Le giovani donne della Resistenza si allontano dagli stereotipi della società patriarcale e agreste, si istruiscono e formano comitati pro-voto.
A Bologna le donne votano per la prima volta in occasione delle elezioni amministrative di domenica 24 marzo 1946 e sono 101.870 le protagoniste di questa nuova conquista democratica.
La mia poesia che qui vi propongo, e che sarà insignita di un primo premio il 5 luglio nella sezione tematica del concorso letterario “Cardinal Branda Castiglioni” a Castiglione Olona in provincia di Varese, è dedicata però a tutte le donne della Resistenza, a coloro che invertivano i segnali stradali per confondere i tedeschi, alle donne che portavano avanti il lavoro nei campi ed erano rimaste sole e soprattutto alle staffette che macinavano chilometri in bicicletta su sentieri spesso sterrati e impraticabili per consegnare cibo, abiti e messaggi alle brigate partigiane nascoste sull’Appennino. Il meccanismo della rete clandestina e solidale non necessitava infatti di lauree o diplomi, ma di coraggio e convinzione che la scelta intrapresa fosse quella giusta, l’unica alternativa possibile per garantire la libertà alle generazioni a venire.
Alle “Nerine” che ho conosciuto al centro anziani e ai loro racconti di come si contrapposero ai padri, ai fratelli e a volte ai mariti, va dunque tutta la mia riconoscenza per le opportunità e i diritti di cui oggi beneficiamo grazie a loro.


La Nerina


Pedalava la Nerina
in bicicletta,
simulava la Nerina
poca fretta.
Gli spari le sfioravano il sellino,
il cuore cigolava nel cestino.
Ingoiò messaggi e inchiostro molte volte
perché le parole non le fossero estorte.
Non amava ricordare la Nerina
la paura della corsa nel fienile;
riluceva nel suo sguardo
l’adrenalina del dissenso
e ancheggiava l’euforia
della rivoluzione.
Quest’epitaffio volle la Nerina
-Non feci nulla di speciale
la forza dell’emancipazione
dev’essere coraggio abituale!

 Claudia Piccinno